Maltrattamenti in famiglia: le omissioni possono integrare il reato
04 marzo 2024
La Suprema Corte di Cassazione si è espressa a proposito delle omissioni da parte del genitore nei confronti dei figli minori, ritenendo configurabile il reato di maltrattamenti in famiglia.
Con la Sentenza n. 8617 del 27 febbraio 2024 la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione chiarisce che anche le azioni omissive possono integrare il reato di maltrattamenti in famiglia.
Secondo i giudici della Suprema Corte, il reato di cui all’art. 572 c.p. ben può essere integrato imponendo ai figli (specie se minori) uno stile di vita inadatto all’età e allo sviluppo della personalità, connotato non solo dalle soventi violenze fisiche ma anche da un generale disinteresse verso l’accudimento.
Abbracciando l’orientamento consolidato, gli Ermellini ritengono che il reato di maltrattamenti in famiglia possa essere integrato anche alla luce di omissioni da parte del genitori, tali da non provvedere all’assistenza e alla protezione del minore. Secondo la Corte, i comportamenti del genitori che siano espressione di disinteresse e trascuratezza possono ledere lo sviluppo psicofisico del minore.
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